San Senatro Monaco, venerato a Missanello
sec. X
Santo italo-greco, fratello di san Luca di Demenna, monaco,
, S.
Senatro (o Senatore) è venerato a Missanello, in Lucania in provincia di
Potenza. Egli è però nato in Sicilia a Demenna città siciliana presso
Alcara nella prima metà del X
secolo, da nobilissimi genitori di nome Giovanni e Tedibia, dai quali fu
educato nella fede e nella scienza divina. Solo a causa di
un'approssimazione geografica è chiamato in alcune fonti "il calabrese".
Vissuto prima nel Mercurion di Rossano, poi si stabilì fino alla morte nel monastero di S. Elia in Missanello, fondato da S. Vitale di Castronovo di Sicilia, anch'egli gran santo e taumaturgo siciliano approdato in Lucania per sfuggire le persecuzioni saracene e iconoclaste che imperversavano nella sua terra d'origine. A Missanello, piccolo comune di circa 600 abitanti, ancora oggi, si conservano le sue preziose reliquie. La festa ricorre l'11 gennaio, giorno in cui morì in un anno imprecisato intorno al Mille. Nessun dubbio tuttavia sulla sua esistenza e santità, testimoniate dalla devozione popolare immemorabile, dalla venerazione delle reliquie e dalla fama di miracoli ed attestata da un documento eccezionale: una “Bolla” di papa Eugenio III, datata 1 agosto 1151, nella quale si attesta che S. Senatro è vissuto a Missanello nel monastero di S. Elia e vi si riconosce solennemente il culto pubblico al Santo. La bella statua che lo ritrae, conservata nella chiesa parrocchiale, è del XVI secolo.
L'icona lo mostra come abate del monastero secondo una possibile e venerata tradizione
Vissuto prima nel Mercurion di Rossano, poi si stabilì fino alla morte nel monastero di S. Elia in Missanello, fondato da S. Vitale di Castronovo di Sicilia, anch'egli gran santo e taumaturgo siciliano approdato in Lucania per sfuggire le persecuzioni saracene e iconoclaste che imperversavano nella sua terra d'origine. A Missanello, piccolo comune di circa 600 abitanti, ancora oggi, si conservano le sue preziose reliquie. La festa ricorre l'11 gennaio, giorno in cui morì in un anno imprecisato intorno al Mille. Nessun dubbio tuttavia sulla sua esistenza e santità, testimoniate dalla devozione popolare immemorabile, dalla venerazione delle reliquie e dalla fama di miracoli ed attestata da un documento eccezionale: una “Bolla” di papa Eugenio III, datata 1 agosto 1151, nella quale si attesta che S. Senatro è vissuto a Missanello nel monastero di S. Elia e vi si riconosce solennemente il culto pubblico al Santo. La bella statua che lo ritrae, conservata nella chiesa parrocchiale, è del XVI secolo.
L'icona lo mostra come abate del monastero secondo una possibile e venerata tradizione
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