mercoledì 22 marzo 2017

Santi di Sikelia primo millennio al 23 Marzo








TRATTO da
http://www.ortodossia.it/w/index.php?option=com_content&view=article&id=5595:23-03-memoria-del-santo-martire-nikon-e-d-altri-con-lui&catid=197:marzo&lang=it

Militare nato a Napoli o di stanza a Napoli, scampato a un sanguinoso scontro, attribuì la salvezza al Dio dei cristiani, al quale credeva la madre; disertò quindi l’Esercito e si nascose nell’isola di Chios, deciso ad arruolarsi nell’esercito dei redenti. A Chios Nikon incontrò il vescovo Teodoro di Cizico, anch’egli latitante insieme con altri cristiani, e da lui fu immerso nel Lavacro della divina Illuminazione. Consacrato poi vescovo dallo stesso Teodoro, Nikon abbandonò Chios e si recò a Mitilini, da dove tornò a Napoli: pare durante il regno di Filippo l’Arabo, tra il 244 e il 249, il primo imperatore cristiano. Ucciso però Filippo e salito al potere Decio, acerrimo nemico dei cristiani, Nikon con altri scappò da Napoli e si nascose in Sicilia, tra i ruderi d’un antico stabilimento termale, nelle gole del fiume Onobala, detto oggi Alcantara; scoperto, fu decapitato insieme ai suoi compagni.


 San Nicone nacque attorno a Napoli e visse al tempo del governatore Quinziano, sua madre era cristiana e suo padre pagano. Sentendosi in grave pericolo durante una battaglia invocò il soccorso del Signore, Dio di sua madre, fece il segno della croce e andò incontro ai nemici: gli avversari furono sconfitti e messi in fuga e Nicone tornò a casa tra l'ammirazione generale, ma ormai il Santo preparava nuovi progetti per la sua vita. Dopo aver svelato le sue intenzioni alla madre si imbarcò per Costantinopoli e arrivato nell'isola di Chio si ritirò presso una collina e vi rimase sette giorni in digiuno e preghiera, fino a quando un angelo non gli disse di raggiungere la riva. Il Santo obbedì e lì trovò una barca con la quale, in due giorni, raggiunse il Monte Gano. Qui incontrò casualmente il vescovo del luogo, vestito come un monaco, che lo portò con sé nella grotta dove abitava, lo istruì, lo battezzò, gli conferì i Sacramenti e dopo tre anni lo ordinò sacerdote e infine vescovo. Il Santo poi, avendo appreso da una rivelazione che il Monte Gano stava per essere invaso e devastato da pagani, insieme ai monaci che erano rimasti con lui dopo la morte del precedente vescovo, si recò in Sicilia e si ritirò sui montei intorno a Taormina. Nel 273, quando il governatore del luogo sentì parlare di lui e della sua fede, lo convocò assieme ai suoi monaci e dopo averli interrogati, lasciò che morissero torturati.

tratto da 
 http://www.calendariobizantino.it/calendario-4.1395529200.0.html



Saint NICON, originaire de Naples, prêtre et martyr en Sicile avec CENT NONANTE-NEUF disciples lors de la persécution de Dèce (251). (Office traduit en français par le père Denis Guillaume au tome III des Ménées.) 

http://www.johnsanidopoulos.com/2010/03/holy-martyrs-nikon-and-190-monks-with.html


Troparion — Tone 4

By your ascetic way of life / you conquered the crafty one, Holy Father Nikon. / By virtue of your holy life you became a rule and model to your disciples, / and with them you struggled for the Faith in the West. / You have all attained glory in heaven.

Kontakion — Tone 8

Of like discipline with the Ascetics, and rivaling the holy Athletes in zeal, / you were offered to the Lord through martyrdom, steadfast and righteous Martyrs. / As your sure guide you had the glorious Nikon; / fighting together with him you sang: Alleluia.
 
 
https://doxologia.ro/sfantul-cuvios-mucenic-nicon-cei-199-de-ucenici-ai-lui

 

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