TRATTO da
http://www.ortodossia.it/w/index.php?option=com_content&view=article&id=5595:23-03-memoria-del-santo-martire-nikon-e-d-altri-con-lui&catid=197:marzo&lang=it
San Nicone nacque attorno a Napoli e visse al tempo del governatore
Quinziano, sua madre era cristiana e suo padre pagano. Sentendosi in
grave pericolo durante una battaglia invocò il soccorso del Signore, Dio
di sua madre, fece il segno della croce e andò incontro ai nemici: gli
avversari furono sconfitti e messi in fuga e Nicone tornò a casa tra
l'ammirazione generale, ma ormai il Santo preparava nuovi progetti per
la sua vita. Dopo aver svelato le sue intenzioni alla madre si imbarcò
per Costantinopoli e arrivato nell'isola di Chio si ritirò presso una
collina e vi rimase sette giorni in digiuno e preghiera, fino a quando
un angelo non gli disse di raggiungere la riva. Il Santo obbedì e lì
trovò una barca con la quale, in due giorni, raggiunse il Monte Gano.
Qui incontrò casualmente il vescovo del luogo, vestito come un monaco,
che lo portò con sé nella grotta dove abitava, lo istruì, lo battezzò,
gli conferì i Sacramenti e dopo tre anni lo ordinò sacerdote e infine
vescovo. Il Santo poi, avendo appreso da una rivelazione che il Monte
Gano stava per essere invaso e devastato da pagani, insieme ai monaci
che erano rimasti con lui dopo la morte del precedente vescovo, si recò
in Sicilia e si ritirò sui montei intorno a Taormina. Nel 273, quando il
governatore del luogo sentì parlare di lui e della sua fede, lo convocò
assieme ai suoi monaci e dopo averli interrogati, lasciò che morissero
torturati.
Militare nato a Napoli o di stanza a Napoli, scampato a un sanguinoso scontro, attribuì la salvezza al Dio dei cristiani, al quale credeva la madre; disertò quindi l’Esercito e si nascose nell’isola di Chios, deciso ad arruolarsi nell’esercito dei redenti. A Chios Nikon incontrò il vescovo Teodoro di Cizico, anch’egli latitante insieme con altri cristiani, e da lui fu immerso nel Lavacro della divina Illuminazione. Consacrato poi vescovo dallo stesso Teodoro, Nikon abbandonò Chios e si recò a Mitilini, da dove tornò a Napoli: pare durante il regno di Filippo l’Arabo, tra il 244 e il 249, il primo imperatore cristiano. Ucciso però Filippo e salito al potere Decio, acerrimo nemico dei cristiani, Nikon con altri scappò da Napoli e si nascose in Sicilia, tra i ruderi d’un antico stabilimento termale, nelle gole del fiume Onobala, detto oggi Alcantara; scoperto, fu decapitato insieme ai suoi compagni.
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tratto da
http://www.calendariobizantino.it/calendario-4.1395529200.0.html
Saint
NICON, originaire de Naples, prêtre et martyr en Sicile avec CENT
NONANTE-NEUF disciples lors de la persécution de Dèce (251). (Office
traduit en français par le père Denis Guillaume au tome III des Ménées.)
http://www.johnsanidopoulos.com/2010/03/holy-martyrs-nikon-and-190-monks-with.html
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