Santo Rodippo secondo vescovo di Lentini in Sicilia (verso il 314)
Tratto da http://www.cattoliciromani.com/17-storia-della-chiesa-e-agiografia/35113-i-santi-di-sicilia/page23
Fratello
di S. Epifania, e quindi cognato di S. Neofito Alessandro, lo accompagnò a
Roma, quando questi andò presso il Papa per aver confermata la propria elezione
a vescovo della nuova diocesi di Lentini. Durante il pellegrinaggio a Roma fu
ordinato diacono e tornato in Sicilia, servì la chiesa lentinese.
Alla morte di Neofito, per acclamazione di popolo, fu scelto quale suo successore e resse la diocesi per diciassette anni, fino alla morte avvenuta il 2 Febbraio del 312 (le date della sua morte, come di quella del vescovo Neofito, contrastano con la notizia che essi ebbero rapporti con S. Andrea Apostolo, ma probabilmente non si trattava dell'Apostolo ma di un altro santo).
Alla morte di Neofito, per acclamazione di popolo, fu scelto quale suo successore e resse la diocesi per diciassette anni, fino alla morte avvenuta il 2 Febbraio del 312 (le date della sua morte, come di quella del vescovo Neofito, contrastano con la notizia che essi ebbero rapporti con S. Andrea Apostolo, ma probabilmente non si trattava dell'Apostolo ma di un altro santo).
Tratto
da https://it.wikipedia.org/wiki/Diocesi_di_Lentini
Nella
vita dei santi Alfio, Cirino e Filadelfo è menzionato il primo vescovo di
Lentini, Neofito, che in precedenza, con il nome di Alessandro, aveva
perseguitato la comunità cristiana; convertitosi al cristianesimo , si fece
battezzare con il nome di Neofito da Agatone, protovescovo di Lipari, e
consacrato a Roma . L'ultima parte della vita dei martiri leontini contiene un
catalogo episcopale, composto da nove nomi dopo Neofito, assolutamente
sconosciuti alle fonti storiche e noti solo per la loro presenza nella passio. Lanzoni ammette che, malgrado
«le notizie di questo presunto catalogo, almeno in parte false o tendenziose, e
la prevalenza in esso di nomi greci (e si tratta di una diocesi italiana del IV
secolo , quantunque sicula e presso Siracusa) impressionano sinistramente,
tuttavia non mi sentirei di dimostrare che esso è un puro e semplice parto
della fantasia del monaco agiografo, e che nessuno di quei dieci nomi gli sia
pervenuto da buona tradizione”
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