tratto da
http://www.ortodossia.it/w/index.php?option=com_content&view=article&id=5643:08-09-memoria-di-san-sergio-i-papa-dell-antica-roma&catid=191:settembre&Itemid=334&lang=it
a cura di Giovanni Fumusa
Nato a Palermo alla metà del VII secolo da una famiglia originaria di Antiochia, in Siria, il nostro padre tra i santi Sergio si reca in giovane età a Roma, dove entra nella Schola cantorum prima di diventare membro del clero. Viene eletto sul trono episcopale di Roma nel Dicembre del 687, dopo una disputa tra altri due contendenti al soglio.
Il suo papato fu caratterizzato dall’opposizione di Roma, pur rimanendo in comunione con Costantinopoli, di un gran numero di canoni del Concilio Quinisesto (in particolare alcuni riguardanti il celibato del clero), giungendo a dire di preferire la morte che accettare ciò che egli considerava come “errori”. Degna di nota la sua attività per far cessare lo scisma tricapitolino e quella per l’evangelizzazione dei Sassoni e dei Frisoni: nel 688, ad esempio, battezzò a Roma il re Cædwalla di Wessex.
Morì l’8 settembre dell’anno 701 ed i suoi resti furono sepolti nell’antica basilica di San Pietro
In questo stesso giorno, nell’anno 701, si addormentò il signor Sergio di Palermo, papa dell’Antica Roma.(cfr http://ortodossiromani.blogspot.com/2009/04/settembre_7023.html
Tratto da
http://www.treccani.it/enciclopedia/sergio-i-papa-santo/
Sèrgio I papa, santo. - Prete (n. Palermo - m. Roma 701) d'origine sira, succedette
a Conone (687); agì da pacificatore verso le fazioni in
lotta che, sotto la guida dell'arcidiacono Pasquale e del presbitero Teodoro,
contestavano la sua elezione. Si rifiutò di sottoscrivere le decisioni del
concilio detto Quinisesto o Trullano (692),
che pretendevano di imporre alla Chiesa romana regole disciplinari della Chiesa
bizantina, e fu salvato dalle truppe di Ravenna e della Pentapoli che insorsero contro il
protospatario Zaccaria, inviato a Roma dall'imperatore Giustiniano II per
arrestarlo. Riuscì a far cessare completamente, nell'Italia settentrionale, lo
scisma derivato dalla controversia dei Tre Capitoli.
Mantenne ottimi rapporti con Pipino II, maestro di palazzo del regno franco, e
favorì la conversione dei Frisoni. Festa, 8 settembre.
Tratto da
http://www.ortodoxia.it/San_Sergio_Papa.html
San Sergio nacque a Palermo da famiglia antiochena.
Divenne presbitero a Roma presso la Basilica di Santa Susanna (al Quirinale).
Il suo pontificato fu abbastanza lungo infatti duò dal 687 al 701, durante il
medesimo battezzò il re dei Sassoni Caedwalla, favorì la missione di San
Willibordo tra i Frisoni, fu un fervido oppositore al Concilio Quinisesto
indetto dall'Imperatore Giustiniano II. Fece costruire uno splendido Mausoleo
sulla tomba di San Leone Magno. Il contributo che San Sergio apportò alla
Chiesa romana fu notevole in quanto da esperto ed eccellente cantore introdusse
nella messa latina il canto dell'Agnus Dei, ma ben più importante fu
l'introduzione di quattro feste in onore alla Santissima Theotokos nel
calendario della chiesa romana che sino a quel momento non le prevedeva e
conseguenzialmente non ne celebrava le ricorrenze, ovvero: Natività,
Annunciazione, Purificazione e Dormizione, che successivamente la Chiesa latina
ridenominerà "Assunzione" e l'ulteriore festa dell'Esaltazione della
Santa Croce, già festeggiate in Oriente.
Tratto da
http://www.santiebeati.it/dettaglio/69600
Nell’anno 688 arriva a Roma dalla Britannia il re pagano Ceadwalla, sovrano
del Wessex: vuole farsi cristiano, e riceve il battesimo (con il nome di
Pietro) nella basilica del Laterano dal Papa in persona, Sergio I. Un Papa
nativo di Palermo, ma di famiglia siriana, che è arrivato a Roma in gioventù,
diventando famoso nella Schola cantorum. Ordinato poi sacerdote, la sua cura
per le chiese ne fa un personaggio eminente nel clero. E quando muore papa
Conone (687), viene eletto a succedergli, per un compromesso tra i sostenitori
di due altri candidati, nessuno dei quali riusciva a prevalere. Su Sergio
invece c’è accordo, perché è uomo di fede, di preghiera e di studio. Anche di testa
dura, quando occorre.
E occorre spesso. Continuamente. Roma e buona parte dell’Italia appartengono all’impero d’Oriente (il resto è sotto il dominio dei Longobardi). E gli imperatori si considerano Isapostoli (uguali agli apostoli), non inferiori al Pontefice romano anche in tema di fede. Papa Martino I, che non si era piegato all’imperatore d’Oriente Costante II, è stato preso a Roma e portato a morire di maltrattamenti in Crimea, nel 655.
Ora ci riprova Giustiniano II, che vorrebbe imporre a Roma e a tutti i cristiani le norme disciplinari stabilite a Costantinopoli da un Concilio di soli vescovi d’Oriente: e manda i relativi decreti all’approvazione di papa Sergio ;e non approva nulla, qualunque cosa dica l’imperatore. Ma questi spedisce subito a Roma un alto dignitario, Zaccaria, per arrestare il Papa portandolo a Costantinopoli: come accadde a Martino I.Ecco Zaccaria al Laterano dal Papa, con quell’ordine. Ed ecco pure la sorpresa: dalla Romagna e dalle Marche arrivano truppe, ma non sono quelle d’Oriente, fedeli all’imperatore: sono milizie cittadine, italiane, accorse in aiuto di Sergio. E vi si aggiungono tanti romani, inferociti per le tassazioni imperiali. Circondano il Laterano. Venuto come cacciatore, Zaccaria si ritrova lepre in cerca di rifugio. Infine lo scovano, "acquattato sotto il letto del Papa", scrive lo storico tedesco Gregorovius. Sergio I lo salva, lo perdona e lo rimanda a farsi strapazzare dal suo imperatore.
Pagina storica del pontificato di Sergio I è la pace religiosa da lui riportata nel patriarcato di Aquileia (Veneto, Istria e terre d’Oltralpe) spaccato per 140 anni da contrasti, anche politici, a proposito della persona e delle nature del Cristo (questione dei Tre Capitoli). Per tutti i suoi 14 anni di pontificato, Sergio lavora con passione all’arricchimento della liturgia; si deve a lui anche l’istituzione del canto dell’Agnus Dei nella Messa. Alla morte, nel 701, viene seppellito nell’antica basilica costantiniana di San Pietro.
E occorre spesso. Continuamente. Roma e buona parte dell’Italia appartengono all’impero d’Oriente (il resto è sotto il dominio dei Longobardi). E gli imperatori si considerano Isapostoli (uguali agli apostoli), non inferiori al Pontefice romano anche in tema di fede. Papa Martino I, che non si era piegato all’imperatore d’Oriente Costante II, è stato preso a Roma e portato a morire di maltrattamenti in Crimea, nel 655.
Ora ci riprova Giustiniano II, che vorrebbe imporre a Roma e a tutti i cristiani le norme disciplinari stabilite a Costantinopoli da un Concilio di soli vescovi d’Oriente: e manda i relativi decreti all’approvazione di papa Sergio ;e non approva nulla, qualunque cosa dica l’imperatore. Ma questi spedisce subito a Roma un alto dignitario, Zaccaria, per arrestare il Papa portandolo a Costantinopoli: come accadde a Martino I.Ecco Zaccaria al Laterano dal Papa, con quell’ordine. Ed ecco pure la sorpresa: dalla Romagna e dalle Marche arrivano truppe, ma non sono quelle d’Oriente, fedeli all’imperatore: sono milizie cittadine, italiane, accorse in aiuto di Sergio. E vi si aggiungono tanti romani, inferociti per le tassazioni imperiali. Circondano il Laterano. Venuto come cacciatore, Zaccaria si ritrova lepre in cerca di rifugio. Infine lo scovano, "acquattato sotto il letto del Papa", scrive lo storico tedesco Gregorovius. Sergio I lo salva, lo perdona e lo rimanda a farsi strapazzare dal suo imperatore.
Pagina storica del pontificato di Sergio I è la pace religiosa da lui riportata nel patriarcato di Aquileia (Veneto, Istria e terre d’Oltralpe) spaccato per 140 anni da contrasti, anche politici, a proposito della persona e delle nature del Cristo (questione dei Tre Capitoli). Per tutti i suoi 14 anni di pontificato, Sergio lavora con passione all’arricchimento della liturgia; si deve a lui anche l’istituzione del canto dell’Agnus Dei nella Messa. Alla morte, nel 701, viene seppellito nell’antica basilica costantiniana di San Pietro.
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con annessa bibliografia
SERGIO I, santo
http://www.treccani.it/enciclopedia/santo-sergio-i_%28Enciclopedia-dei-Papi%29/