sabato 3 settembre 2016

Santa Rosalia eremita della grotta della Quisquina in provincia di Agrigento e poi(forse) eremita sul monte pellegrino nel territorio di Palermo






Una tradizione, di norma presso le Chiese Slave ma non solo
vuole che nel giorno di Pentecoste, prima che cominci la liturgia,vengano distribuiti dei mazzetti di fiori ai fedeli, presso i rumeni (se non ricordo male) al posto dei fiori si usano delle felci.
Proprio presso i Rumeni si è conservata, inoltre, l'antica
denominazione di "Rosaliae". Secondo il prof. B. Rocco questa tradizione era ancora presente in Magna Grecia prima della latinizzazione dei Franchi, soprattutto in Sicilia, donde deriverebbe anche il nome della attuale Patrona della Diocesi Cattolica di  Palermo e civicamente della città , Rosalia (che è santa Italo-Greca a prescindere poi da ogni altra valutazione  Secondo il Rocco il nome Rosalia indicava proprio il mazzetto dei fiori, e questo era forse collegato alla memoria dei defunti nello psicosabato di Pentecoste.)  Quella delle "Rosaliae"era, presso i Romani, una festività in ricordo dei defunti già in età pagana, che   è stata assorbita ed inverata dalla liturgia
Cristiana all'interno del ciclo di Pentecoste.



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