mercoledì 8 febbraio 2017

per il 9 Febbraio

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Saint MARCEL, Antiochien de nation, évêque de Syracuse en Sicile, et son fils saint PANCRACE, évêque de Taormina en Sicile, martyr (Ier siècle).nacque ad Antiochia, in Cilicia, regione in cui risuonava forte dalla Palestina l   eco dei fatti prodigiosi narrati circa la vita di Gesù Cristo. Narra  tradizione che San Pancrazio era appena adolescente, quando suo padre, attratto dalla fama dei miracoli e infiammato dal desiderio di vedere Gesù, decise di recarsi a Gerusalemme, portando con sé il figlio. Pancrazio ebbe così la straordinaria occasione di vederlo con i suoi occhi. Fatto ritorno ad Antiochia, ebbe poi modo  post Christi in caelum Ascensum  di udire la predicazione di San Pietro. E proprio dal  apostolo venne battezzato, avviato al sacerdozio ed infine consacrato vescovo.
Nel anno 40 d.C., nel tempo in cui era imperatore Caligola, San Pancrazio fu inviato da San Pietro in Sicilia quale primo vescovo di Taormina. Nella città sicula il protovescovo riuscì a convertire parecchi pagani, tra i quali lo stesso prefetto ed i suoi nemici si mobilitarono allora contro di lui per ucciderlo. Promotore dell  assassinio fu un pagano di nome Artagato, definito infatti  adoratore degli dei  Egli, con un gruppo di amici, organizzo agguato: invitò San Pancrazio a casa sua per un banchetto e tentò di costringerlo a baciare un idolo di legno, oggetto che il vescovo con un segno di croce ridusse in frantumi. Ciò gli costò dunque la vita e venne immediatamente aggredito con bastoni, pugni, morsi, pietre e spade. Il suo cadavere fu infine occultato in un profondo pozzo, ma scoperto poi dai suoi discepoli ricevette finalmente degna sepoltura. La tradizione vuole che tale rinvenimento avvenne tramite un segno di luc: Divinae lucis indicio repertum deinde corpus discipuli maximo cum luctu sepelivere». Quanto all  età di San Pancrazio si dice invece:  Vixit egregius Pastor ad summam senectutem, et Traiani principatus initia attigit  cioè arrivò a tarda vecchiaia e visse sino agli inizi del regno di Traiano. Essendo questi asceso al trono romano nel 98 d.C., si presume che l età di San Pancrazio al momento del martirio dovesse oscillare intorno ai novanta  anni circa.
Quando la Sicilia passò sotto il dominio bizantino si intensificò ulteriormente nell  ¢isola il culto di quei santi di origine orientale, fra cui appunto quello di San Pancrazio. Nel XV secoli i taorminesi introdussero il suo culto anche a Canicattì, che ancora oggi lo venera quale patrono.



tratto da 
http://www.ortodossia.it/w/index.php?option=com_content&view=article&id=5589:09-02-memoria-del-nostro-padre-tra-i-santi-marcello-d-antiochia-vescovo-in-sicilia&catid=196:febbraio&lang=it


Il Sinassario ricorda un san Marcello, oriundo antiocheno, ritenuto vescovo della Sicilia. Si tratta forse di un remoto missionario (vescovo) itinerante, del quale restò il ricordo del solo nome e che, col passare del tempo, fu presentato come ‘padre’ di san Pancrazio, forse perché giunto in Sicilia prima di Pancrazio (però può darsi anche che fosse un suo anziano compagno).

tratto da
http://www.ortodossia.it/w/index.php?option=com_content&view=article&id=4484:09-02-memoria-dei-santi-ieromartiri-marciano-vescovo-di-sicilia-filagrio-vescovo-di-cipro-pancrazio-vescovo-di-taormina&catid=196:febbraio&lang=it


Memoria dei santi ieromartiri MARCIANO, vescovo di Sicilia, FILAGRIO, vescovo di Cipro, PANCRAZIO, vescovo di Taormina.
San Marciano era il padre secondo la carne di san Pancrazio. Essi vivevano ad Antiochia durante il soggiorno terrestre di Nostro Signore Gesù Cristo. Avendo sentito parlare dei Suoi miracoli e del Suo divino insegnamento, lasciarono la loro patria per andare a Gerusalemme e vedere con i loro occhi il Signore. Pancrazio allora si legò di amicizia con il santo Apostolo Pietro e, dopo l'Ascensione del Signore, seguì il Corifeo degli Apostoli nelle sue missioni. Fu da lui ordinato vescovo della città di Taormina, in Sicilia, e lì vi trovò la gloriosa morte dei martiri*.
San Marciano, essendo stato ordinato vescovo di Siracusa convertì numerosi pagani attraverso il suo insegnamento e si addormentò in pace.
Ugualmente, Filagrio, divenuto vescovo di Cipro, proclamò con coraggio il Nome del Signore e soffrì numerose prove per la vera fede, prima di emigrare verso il Signore.
* E' commemorato separatamente il 9 luglio.


Il 9 di questo mese, memoria dei nostri santi padri Marciano di Siracusa e Pancrazio di Taormina. I santi siciliani nel Menologio di Basilio II: Marciano (o Marcello) di Siracusa; Pancrazio di Taormina e Filagrio di Cipro.

tratto da

Il nome di Marciano martire di Siracusa appare nei libri liturgici orientali sotto la data del 30 o 31 Ottobre e del 9 Febbraio. Come dipendente dalla liturgia orientale figura il calendario marmoreo di Napoli, redatto nel IX secolo, che lo ricorda al 30 Ottobre. Figura anche nel Codice Capuano del 991, nei Menei di Grottaferrata e nel Typikon di san Bartolomeo.
Marciano è inoltre presente nel Menologio dell'imperatore bizantino Basilio II, composto da Simeone Metafraste, intorno al secolo X, alla data 9 febbraio con i santi vescovi Filagrio di Cipro e Pancrazio di Taormina. L'attestazione del nome Marcello, o Marco, riferito a Marciano, e la sua collocazione al 9 Febbraio, la si ebbe con il Sinassario di Costantinopoli.
Nel maggiore documento per la Chiesa ortodossa, redatto sempre intorno al secolo X, Marciano vi figura con due diverse date e due diversi nomi: al 9 Febbraio si ha la celebrazione di Marcello di Siracusa, consacrato vescovo dall'apostolo Pietro, ricordato con Pancrazio di Taormina; e figura poi da solo alla data del 31 Ottobre.



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