Saint EUPLUS (EUPLOS), diacre, martyr à Catane en Sicile sous Dioclétien et Maximien (304). (Office traduit en français par le père Denis Guillaume au tome VIII des Ménées.)
Vespro e Mattutino del 11 agosto: Memoria del santo Diacono e Martire Euplo (italiano)
sta in Sacra Arcidiocesi Ortodossa d'Italia e Malta
http://www.ortodossia.it/w/media/com_form2content/documents/c17/a1546/f255/11%20agosto.pdf
Euplo celebratissimo, hai abbattuto con grande vigore le
macchinazioni dell’ostile nemico, sconfiggendolo con la tua forte lotta; ti sei consacrato al Cristo tuo Creatore come sacrificio puro e accetto, ed ora esulti in eterno con colui che è Re dell’universo."
http://www.johnsanidopoulos.com/2016/08/holy-great-martyr-euplos-deacon-of.html
La Passio del martire Euplo ha
il sapore d’autenticità proprio dei documenti burocratici che i nostri padri
hanno voluto conservare gelosamente: piccoli ritocchi, apposti da mani devote,
non alterano l’asettica stringatezza degli atti processuali. La memoria di
sant’Euplo, nonostante la sua veneranda antichità, non è mai stata popolare in
“Grande Grecia”; nella stessa Sicilia, è ridotta a due sole località minori
della provincia di Messina (Francavilla e Motta Camastra), forse perché messa
in ombra dal Digiuno del Transito (oppure dalla festa del diacono san Lorenzo).
Nella città di
Catania, davanti alla sede del governatore, il diacono[2] Euplo
gridò dicendo: – Sono cristiano e
voglio morire per il nome di Cristo.
Euplo entrò,
portando con sé i Vangeli e Massimo, un consigliere di Calvisiano, disse:
– Non è lecito che, contro
l’ordine imperiale, costui conservi questi libri[5].
Il consolare
Calvisiano disse a Euplo: – Da
dove vengono questi libri? Li hai portati da casa?
Euplo rispose:
– Il mio Signore Gesù Cristo sa
che non ho casa.
Il consolare
Calvisiano disse: – Li hai
portati tu qui?
Euplo rispose:
– Mi hanno scoperto con essi; li ho portati io stesso.
Calvisiano
disse: – Leggi.
Euplo aprì e
lesse: – Beati i perseguitati a
causa di giustizia, perché di essi è il Regno dei cieli. E in un altro
passo: – Se qualcuno vuol
venire dietro a me, prenda la sua croce e mi segua.
Quando ebbe lette queste e altre cose, Calvisiano
disse: – Che significa?
Euplo rispose: – È la legge divina che mi è stata consegnata.
Calvisiano: – Da chi?
Euplo: – Da
Gesù Cristo, il Figlio di Dio vivente.
Il consolare Calvisiano disse ai consiglieri: – La sua confessione è spontanea; sia ora
interrogato sotto tortura.
Il giorno prima delle idi di agosto, essendo consoli
Diocleziano – per la nona volta – e Massimiano – per l’ottava – [12 agosto
304], il consolare Calvisiano disse a Euplo, sottoposto a tortura: – Che dici ora, rispetto alla tua prima
deposizione?
Euplo, facendosi – con la mano libera – il segno di
croce in fronte, rispose: – Confermo
la confessione: sono cristiano e leggo le Scritture.
Calvisiano disse: – Perché li hai conservati presso di te e non hai consegnato i libri
vietati dagli imperatori?
Euplo rispose: – Perché sono cristiano e non è lecito consegnarli. È meglio morire che consegnarli.
In essi è la vita eterna. Chi li consegna perde la vita eterna[6]. Per non perdere la vita eterna, do la mia vita.
Calvisiano, rivolto ai carnefici, disse: – Torturate Euplo che non ha consegnato le
Scritture, secondo l’editto imperiale, ma le ha lette al popolo.
Mentre lo torturavano, Euplo diceva: – Grazie, Cristo; custodiscimi perché subisco
la tortura per te.
Il consolare Calvisiano disse: – Euplo, abbandona questa pazzia: adora gli
dei e sarai libero.
Euplo rispose: – Adoro Cristo, aborrisco i demoni. Fa’ come vuoi: sono cristiano. A
lungo ho desiderato questo. Fa’ quello che vuoi. Torturami ancora: sono
cristiano.
Torturato ancora a lungo, i carnefici ebbero l’ordine
di smettere. Calvisiano disse: – Disgraziato,
adora gli dei. Venera Ares, Apollo ed Asclepio[7].
uplo
rispose: – Adoro il Padre, il
Figlio e il Santo Spirito. Adoro la santa Trinità, oltre la quale non c’è altro
Dio. A morte gli dei che
non hanno fatto il cielo e la terra e le cose che essi contengono. Sono
cristiano.
Il
prefetto Calvisiano disse: – Sacrifica,
se vuoi essere liberato.
Euplo
disse: – Offro me stesso in
sacrificio a Cristo Dio: non posso fare altro. È inutile: sono cristiano.
Calvisiano
ordinò che fosse torturato ancora di più. Mentre lo torturavano, Euplo diceva:
– Grazie a te, Cristo. Aiutami,
Cristo. Soffro per te, Cristo. E ripeteva più volte queste parole;
venutegli meno le forze, solo con le labbra, senza voce, diceva queste o altre
simili cose.
Calvisiano
entrò nel suo ufficio e dettò la sentenza; uscito con le tavolette, lesse:
– Ordino che il cristiano Euplo,
che ha disprezzato gli editti imperiali, ha bestemmiato gli dei e non ha voluto
pentirsi, sia ucciso con la spada. Portatelo via.
Allora
gli appesero al collo il Vangelo col quale era stato preso e l’araldo lo
precedeva gridando: – Euplo,
cristiano, nemico degli dei e degli imperatori!
Euplo,
felice, rispondeva ogni volta: – Grazie
a te, Cristo Dio!
Quando
giunse al luogo del supplizio, s’inginocchiò e pregò a lungo. E rendendo ancora
grazie, offri il suo collo e fu decapitato dal carnefice. Il suo corpo fu poi
raccolto dai cristiani, che lo composero con gli aromi e lo seppellirono.
Pubblicato originariamente in: http://digilander.libero.it/ortodossia/euplo.htm
[1] È
del febbraio 303 l’editto che ordinava, tra l’altro, la consegna e distruzione
delle Sacre Scritture.
[2] La
data dell’undici agosto è propria della tradizione liturgica ortodossa,
attestata anche dal manoscritto messinese 159, proveniente dal monastero della
Theotokos Galarmu o Galatos (difficile lettura:
s’ipotizza che si tratti della località Gala di Messina). Dal Mess. gr. 159 è stato probabilmente
copiato il Typikon della Cattedrale di Bova (Barb. gr. 78, del 1552) e il
cosiddetto Typikon di Messina (non viceversa, come di solito si afferma a
proposito del Mess. gr. 115). Il Mess. gr. 115 attesta, però, che all’epoca in
cui fu redatto (XIII\XIV secolo, non 1131 come di solito si afferma) s’andava
già diffondendo la tradizione “occidentale” del dodici agosto.
[3] Non
è escluso che la qualifica di diacono sia
postuma e tratta dalla Passio, che presenta Euplo come “colui che legge il
vangelo” alla comunità dei credenti.
[4] Consulares erano i viri clarissimi, appartenenti
all’ordine senatoriale, con l’incarico di “giudice di prima istanza”.
[5] Calvisiano
è lo stesso personaggio che appare – a volte, con altri titoli – come
repressore del cristianesimo in Sicilia al tempo di Diocleziano.
[6] Le
Chiese dell’Africa furono poi travagliate dal problema di quale atteggiamento
prendere nei confronti dei cristiani traditores, consegnatari (delle Scritture).
[7] Forse
si tratta di un’aggiunta contrapposta alla professione di fede trinitaria che
farà Euplo.
Tratto dal quotidiano Avvenire
La
popolarità di sant' Agata a Catania ha oscurato un altro martire, il
concittadino sant' Euplo (o Euplio), diacono, che subì il martirio «sotto il
nono consolato di Diocleziano e l'ottavo di Massimiano, la vigilia delle idi di
agosto, a Catania», cioè il 12 agosto 304. Questi dati provengono da un antico
documento, «la Passione di sant' Euplo», che racconta le ultime ore del
diacono. Davanti al tribunale che lo processava Euplo gridò ad alta voce: «Io
sono cristiano; desidero morire per il nome di Cristo». Non volendo per nessuna
ragione abiurare la sua fede, il governatore della città, Calviniano, ordinò
che fosse decapitato. Gli fu posto al collo il Vangelo che portava al momento
dell'arresto; davanti a lui un araldo gridava: «Euplo, cristiano, nemico degli
dèi e degli imperatori!». Euplo, tutto contento, ripeteva senza posa: «Grazie a
Cristo Dio». Affrettava il passo come se andasse alla incoronazione. Arrivato
sul luogo del supplizio si mise in ginocchio e pregò a lungo. Poi presentò la
testa e fu decapitato.
Leggere
anche
Il culto di Euplio nel Medioevo
http://www.italiamedievale.org/sito_acim/contributi/euplo_martire.html
Sant' Euplo (Euplio) di Catania martire
"Quello che ho confessato, lo confesso ancora: sono cristiano e leggo le divine Scritture"".
sta in
http://cristiano-ortodosso-italiano.blogspot.it/2013/11/sant-euplo-euplio-di-catania-martire.html
Troparion — Tone 4
As a holy deacon and righteous minister of the Church of Christ, / You contended superbly. / You sailed over the sea of many torments and afflictions, / O all-bless Euplus. / Guide us into the haven of heaven.Kontakion — Tone 1
When the love of Christ was your only defense, / You stood in the midst of your fight and said: / I endure this struggle willingly and with confidence! / You rejoiced, O Euplus, to offer your head to the sword and so complete your course!
Glasul 4
Mucenicul Tău, Doamne, Evplu, întru nevoinţa sa, cununa nestricăciunii a
dobândit de la Tine, Dumnezeul nostru; că având puterea Ta, pe
chinuitori a învins; zdrobit-a şi ale demonilor neputincioase
îndrăzniri. Pentru rugăciunile lui, mântuieşte sufletele noastre,
Hristoase Dumnezeule.
https://sfintisiicoane.wordpress.com/2014/08/11/sfantul-mare-mucenic-evplu-arhidiaconul-din-catania-italia-11-august/
Nessun commento:
Posta un commento