Particolare dell’affresco con San Marciano nell’Oratorio dei SS. Quaranta Martiri di Sebaste. Catacombe di Santa Lucia, Siracusa
Saint MARCIEN, évêque de Syracuse en Sicile, martyr par la main des Juifs (vers 255?).
https://www.academia.edu/7416205/Marciano_di_Siracusa_nelliconografia_siciliana_in_Vescovi_Sicilia_Mediterraneo_nella_tarda_antichit%C3%A0._Atti_del_Convegno
https://www.academia.edu/7416205/Marciano_di_Siracusa_nelliconografia_siciliana_in_Vescovi_Sicilia_Mediterraneo_nella_tarda_antichit%C3%A0._Atti_del_Convegno
Saint
METHODE, patriarche oecuménique de Constantinople (843-847) après avoir
confessé les saintes Icônes sous Léon l'Arménien, Michel II et
Théophile (847). (Office traduit en français par le père Denis Guillaume
au tome VI des Ménées.)
http://oca.org/saints/lives/2014/06/14/101719-st-methodius-the-patriarch-of-constantinople
senza alcun dubbio San Metodio di Siracusa è tra i Santi italo-greci che hanno maggiormente onorato la Chiesa Una ed Indivisa, fu il primo insigne Patriarca di Costantinopoli, confessore della fede e custode dell'Ortodossia.
San Metodio nacque a Siracusa nel 789 in una famiglia benestante che gli consentì di avere un'ampia ed approfondita cultura.
Assunse l'abito monastico nel monastero di Chenolacco (Lago delle oche) sul monte Olimpo di Bitinia fondato dal monaco S. Stefano, autentico centro di cultura e santità.
A soli 25 anni San Metodio fu nominato arcidiacono da San Niceforo Patriarca di Costantinopoli, che di li a poco venne deposto ingiustamente dall'imperatore iconoclasta Leone l'Armeno.
Quando scoppiò la persecuzione iconoclasta voluta dal suddetto imperatore, San Metodio già era igumeno dei monasteri di Chenolacco e di Eligmi, sempre in Bitinia, quest'ultimo fondato dal Santo siciliano.
A seguito dell'ingiusta deposizione di San Niceforo, San Metodio si recò a Roma presso il Papa Pasquale I affinchè sconfessasse ufficialmente i fautori dell'iconoclastia e per tale motivo, San Teodoro lo Studita lo ringraziò.
Nell'816 San Metodio venne ordinato sacerdote a Roma e, successivamente, fece ritorno a Costantinopoli ove cercò di persuadere l'imperatore Michele a riportare sul seggio patriarcale San NIceforo, ma fu arrestato e torturato dal medesimo imperatore. Ed una volta in prigione fu, ulteriormente, condannato per cospirazione contro l'impero e venne ulteriormente flagellato e torturato al punto che gli slogarono le mandibole che il Santo annodava con i lembi del cappuccio per sostenerle e buttato in una cloaca insieme a due moribondi che si putrefecero in sua compagnia.
In queste condizioni disumane, San Metodio assistè il moribondo Sant'Eutimio di Sardi che gli morì tra le braccia nell'831 e di cui scrisse la Vita.
Dopo esser stato trasferito di prigione a causa delle sue gravi condizioni fisiche, scrisse a S. Michele Sincello e ai due Santi fratelli Teodoro e Teofane, marchiati a fuoco dall'imperatore.
Improvvisamente il Santo siciliano venne liberato e fece ritorno nel suo monastero di Eligmi come calligrafo ove ricopiò in una sola Quaresima ben 7 Salteri e come polemista in difesa del culto delle Sacre Icone.
Ancorchè non candidato al seggio patriarcale, San Metodio venne nominato il 4 marzo dell'843 Patriarca di Costantinopoli, come del resto gli aveva predetto il Santo eremita Giovannicio ed ebbe come collaboratori: S. Simeone di Lesbo, S. Michele il Sincello, S. Naucrazio di Studion, S. Teofane il Marchiato ecc., al fine di mettere ordine e pace nella Chiesa. Istituì la festa dell'Ortodossia, che si celebra la prima domenica di Quaresima che sancì la vittoria sulle eresie, nonchè la processione della Madre di Dio dette la "Romana", in quanto donata alla Chiesa di Roma e diede incarico al monaco pittore e mosaicista S. Lazzaro di ripristinare la celebre Icona di Cristo sul portone bronzeo del palazzo imperiale, distrutta dagli iconomachi. Richiamò i Santi esiliati a causa delle persecuzioni iconoclaste ed ebbe qualche attrito con i monaci studitani per la divergenza di opinioni sui precedenti Patriarchi. Si addormentò nell'847 a causa di un tumore.
San Metodio si distinse per le sue doti di canonista, innografo e biografo di molti Santi suoi contemporanei, ma ebbe un maggior merito ovvero quello di aver manifestato mediante la sua persona la fede della Chiesa contro l'eresia e lo strapotere politico e di aver stabilito la dottrina della Cristianità, successivamente stabilita dai 7 Concili Ecumenici.
senza alcun dubbio San Metodio di Siracusa è tra i Santi italo-greci che hanno maggiormente onorato la Chiesa Una ed Indivisa, fu il primo insigne Patriarca di Costantinopoli, confessore della fede e custode dell'Ortodossia.
San Metodio nacque a Siracusa nel 789 in una famiglia benestante che gli consentì di avere un'ampia ed approfondita cultura.
Assunse l'abito monastico nel monastero di Chenolacco (Lago delle oche) sul monte Olimpo di Bitinia fondato dal monaco S. Stefano, autentico centro di cultura e santità.
A soli 25 anni San Metodio fu nominato arcidiacono da San Niceforo Patriarca di Costantinopoli, che di li a poco venne deposto ingiustamente dall'imperatore iconoclasta Leone l'Armeno.
Quando scoppiò la persecuzione iconoclasta voluta dal suddetto imperatore, San Metodio già era igumeno dei monasteri di Chenolacco e di Eligmi, sempre in Bitinia, quest'ultimo fondato dal Santo siciliano.
A seguito dell'ingiusta deposizione di San Niceforo, San Metodio si recò a Roma presso il Papa Pasquale I affinchè sconfessasse ufficialmente i fautori dell'iconoclastia e per tale motivo, San Teodoro lo Studita lo ringraziò.
Nell'816 San Metodio venne ordinato sacerdote a Roma e, successivamente, fece ritorno a Costantinopoli ove cercò di persuadere l'imperatore Michele a riportare sul seggio patriarcale San NIceforo, ma fu arrestato e torturato dal medesimo imperatore. Ed una volta in prigione fu, ulteriormente, condannato per cospirazione contro l'impero e venne ulteriormente flagellato e torturato al punto che gli slogarono le mandibole che il Santo annodava con i lembi del cappuccio per sostenerle e buttato in una cloaca insieme a due moribondi che si putrefecero in sua compagnia.
In queste condizioni disumane, San Metodio assistè il moribondo Sant'Eutimio di Sardi che gli morì tra le braccia nell'831 e di cui scrisse la Vita.
Dopo esser stato trasferito di prigione a causa delle sue gravi condizioni fisiche, scrisse a S. Michele Sincello e ai due Santi fratelli Teodoro e Teofane, marchiati a fuoco dall'imperatore.
Improvvisamente il Santo siciliano venne liberato e fece ritorno nel suo monastero di Eligmi come calligrafo ove ricopiò in una sola Quaresima ben 7 Salteri e come polemista in difesa del culto delle Sacre Icone.
Ancorchè non candidato al seggio patriarcale, San Metodio venne nominato il 4 marzo dell'843 Patriarca di Costantinopoli, come del resto gli aveva predetto il Santo eremita Giovannicio ed ebbe come collaboratori: S. Simeone di Lesbo, S. Michele il Sincello, S. Naucrazio di Studion, S. Teofane il Marchiato ecc., al fine di mettere ordine e pace nella Chiesa. Istituì la festa dell'Ortodossia, che si celebra la prima domenica di Quaresima che sancì la vittoria sulle eresie, nonchè la processione della Madre di Dio dette la "Romana", in quanto donata alla Chiesa di Roma e diede incarico al monaco pittore e mosaicista S. Lazzaro di ripristinare la celebre Icona di Cristo sul portone bronzeo del palazzo imperiale, distrutta dagli iconomachi. Richiamò i Santi esiliati a causa delle persecuzioni iconoclaste ed ebbe qualche attrito con i monaci studitani per la divergenza di opinioni sui precedenti Patriarchi. Si addormentò nell'847 a causa di un tumore.
San Metodio si distinse per le sue doti di canonista, innografo e biografo di molti Santi suoi contemporanei, ma ebbe un maggior merito ovvero quello di aver manifestato mediante la sua persona la fede della Chiesa contro l'eresia e lo strapotere politico e di aver stabilito la dottrina della Cristianità, successivamente stabilita dai 7 Concili Ecumenici.
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