saints pour le 22 juin du calendrier ecclésiastique
Saint BASILE, higoumène du monastère grec de l'île de Pantellaria à 100 km au sud-ouest de la Sicile (fin VIIIème- début IXème siècles)
per quanto riguarda il monastero
Tratto da
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Possediamo
oggi, in una traduzione slava antica parziale, il Typicon di fondazione del
Monastero bizantino di Pantelleria , che per quanto è possibile sapere, non
risulta pervenuto nella redazione greca originaria . Di tale testo, noto agli
specialisti da quando (1885) I . Mansvetov, al quale si deve il rinvenimento ,
lo pubblicò da un manoscritto dell'Accademia Teologica di Mosca , si è occupato
ultimamente per l'importanza che ha come riflesso della religiosità italo-greca
nel mondo slavo ortodosso I . Dujcev ( Cfr. Ivan Dujcev Il Tipico del monastero
di S. Giovanni nell'isola di Pantelleria. 3-17 in Bollettino della Badia Greca
di Grottaferrata Anno 1956 n.4 ) , traducendolo in italiano col titolo
tramandato, in cui figura il toponimo " Patelarea " e, quale autore,
il " Santo Padre nostro Presbitero ed Igumeno Giovanni " . Il nome e
le attribuzioni di questo Santo erano già conosciuti prima del rinvenimento del
Typico, e il liturgista I . Martinov nel suo Annus ecclesiasticus
graeco-slavicus (1863) lo registrava alla nota 1 di p . 440 on data 3 agosto
come « conf(essor), hig(umenus) monasterii Patelarae» Menzione dello stesso
Giovanni troviamo pe r il 3 e 4 agosto nel Sinassario Costantinopolitano ; per
il 3 agosto in altri sinassari bizantini , e precisamente nei codici 18 e 37.
Un canone in suo onore, a l7 agosto, nel Meneo della parte più antica (sec . XI) del cod . Paris . Coisl . 218, attribuito a Giuseppe.
I1 suo nome ricorre più volte in un anonimo Canone (22 giugno) di antica tradizione criptense edito nel 1972 da A. Acconcia Longo, in onore di Basilio suo successore.
Prima del Martinov, la memoria del Santo era riportata alla stessa data nel Sinassario di Nicodemo l'Agiorita (1819) .
E' ancora ricordato alla data 26 dicembre nel Sinassario Costantinopolitano .
Circa la corrispondenza del toponimo a Pantelleria, sostenuta dal Mansvetov e ribadita da E . Golubinskij , il consenso degli studiosi è unanime . Nel Canone il nome di Giovanni è presentato come
" personaggio di altissima statura morale " ; Basilio è menzionato il 22 giugno come " igumeno s. monast(erii) Patelariae "
Il Golubinskij riteneva che il titolo di " Confessore " tributato a Giovanni riportasse al tempo dell' iconoclasmo . Il Canone in onore di Basilio offre spunti per una datazione anteriore alla dominazione saracena nell'isola. Pare che si possa ipotizzare la nascita della comunità monastica pantesca ad opera di Giovanni nel sec VIII, dopo il 726 . L'isola era considerata all'inizio del sec. IX, nell'ottica imperiale bizantina, luogo di esilio ed espiazione. Negli anni 803/806 vi furono relegati, per ordine di Niceforo I, Eutimio di Sardi , Teofilatto di Nicomedia, Eudossio d'Amorio, secondo l'attendibile testimonianza congiunta di una Vita di Eutimio, scritta poco dopo la sua morte (26 dic . 831) da Metodio patriarca di Costantinopoli e tramandata in un Menologio del sec, IX . L'innografo insiste sul pericolo incombente di incursioni da parte di nemici atei (con tutta verosimiglianza saraceni) ,
Non è da escludere che l'isola ospitasse allora qualcuno di quei capi della rivolta armena del 790 che, come apprendiamo da Teofane, furono relegati, con una scritta infamante sul viso. Giovanni pare sia morto martire . Non è qui il caso di riportare le dissertazioni secolari sull'origine del nome dell'Isola di Pantelleria e sul suo significato: Yrnm, Cossyra, Bent al-Ryon, Patalareia, Bantalariiyah , Pantellaria ed i vari significati ( conchiglia, figlia del vento, tettoia, rete, pantano, canestro, tegame, padella, salina ).
Nella zona del lago, chiamata oggi " Specchio di Venere " a circa 2 Kilometri in direzione del centro urbano, in Contrada Cubebe, sono osservabili gli avanzi di un edificio a pianta trapezoidale, identificato, sin dal suo rinvenimento, con il Monastero fondato da Giovanni Confessore e denominato San Basilio .
Tali avanzi sono parzialmente interrati.
Un canone in suo onore, a l7 agosto, nel Meneo della parte più antica (sec . XI) del cod . Paris . Coisl . 218, attribuito a Giuseppe.
I1 suo nome ricorre più volte in un anonimo Canone (22 giugno) di antica tradizione criptense edito nel 1972 da A. Acconcia Longo, in onore di Basilio suo successore.
Prima del Martinov, la memoria del Santo era riportata alla stessa data nel Sinassario di Nicodemo l'Agiorita (1819) .
E' ancora ricordato alla data 26 dicembre nel Sinassario Costantinopolitano .
Circa la corrispondenza del toponimo a Pantelleria, sostenuta dal Mansvetov e ribadita da E . Golubinskij , il consenso degli studiosi è unanime . Nel Canone il nome di Giovanni è presentato come
" personaggio di altissima statura morale " ; Basilio è menzionato il 22 giugno come " igumeno s. monast(erii) Patelariae "
Il Golubinskij riteneva che il titolo di " Confessore " tributato a Giovanni riportasse al tempo dell' iconoclasmo . Il Canone in onore di Basilio offre spunti per una datazione anteriore alla dominazione saracena nell'isola. Pare che si possa ipotizzare la nascita della comunità monastica pantesca ad opera di Giovanni nel sec VIII, dopo il 726 . L'isola era considerata all'inizio del sec. IX, nell'ottica imperiale bizantina, luogo di esilio ed espiazione. Negli anni 803/806 vi furono relegati, per ordine di Niceforo I, Eutimio di Sardi , Teofilatto di Nicomedia, Eudossio d'Amorio, secondo l'attendibile testimonianza congiunta di una Vita di Eutimio, scritta poco dopo la sua morte (26 dic . 831) da Metodio patriarca di Costantinopoli e tramandata in un Menologio del sec, IX . L'innografo insiste sul pericolo incombente di incursioni da parte di nemici atei (con tutta verosimiglianza saraceni) ,
Non è da escludere che l'isola ospitasse allora qualcuno di quei capi della rivolta armena del 790 che, come apprendiamo da Teofane, furono relegati, con una scritta infamante sul viso. Giovanni pare sia morto martire . Non è qui il caso di riportare le dissertazioni secolari sull'origine del nome dell'Isola di Pantelleria e sul suo significato: Yrnm, Cossyra, Bent al-Ryon, Patalareia, Bantalariiyah , Pantellaria ed i vari significati ( conchiglia, figlia del vento, tettoia, rete, pantano, canestro, tegame, padella, salina ).
Nella zona del lago, chiamata oggi " Specchio di Venere " a circa 2 Kilometri in direzione del centro urbano, in Contrada Cubebe, sono osservabili gli avanzi di un edificio a pianta trapezoidale, identificato, sin dal suo rinvenimento, con il Monastero fondato da Giovanni Confessore e denominato San Basilio .
Tali avanzi sono parzialmente interrati.
( da:
Giuseppe Scalia "Le Kuriate e Pantelleria osservazioni onomastico
etimologiche " ).
Leggere anche
Segni
dell’Architettura Antica sul Gran
Monastero
di
S. Giovanni di Pantelleria Giuseppe Sechi
https://www.um.edu.mt/library/oar/bitstream/handle/123456789/8649/Segni%20dell%E2%80%99Architettura%20Antica.pdf?sequence=1&isAllowed=y.
Padre Festa, chi le scrive è l'autore della foto riportante il "dammuso" del Monastero di Pantelleria nonchè l'autore del trattato pubblicato dalla Università Maltese come di seguito: www.um.edu.mt/library/oar/bitstream/handle/123456789/8649/Segni%20dell%E2%80%99Architettura%20Antica.pdf?sequence=1&isAllowed=y.
RispondiEliminaLe facevo a dire che ho trovato notizia del martirio di S. Giovanni della Pantelleria intorno al 440 anno in cui i Vandali dopo il martirio di Agostino (430) catturano la flotta romana a Cartagine per attraversare il Canale di Sicilia. E' per lei plausibile?. Arch. Giuseppe Sechi
secondo il Padre Antonio Scordino di venerata memoria e mio confratello di fede e di ministero la notizia è confermata. Antonio ne scrive al capitolo V del suo testo Ombre della storia edizioni Asterios... Padre Giovanni Festa
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